Liza Cameron
Il mio nome è Liza Cameron e vivo a Boston.
Il mio aspetto
normalmente era molto curato. Sono una casalinga perfetta e se foste
entrati nella mia casa dieci giorni fa non avreste trovato un filo di
polvere o una cosa in disordine.
Non avendo dei figli che fanno disordine e un marito attento e premuroso era facile per me tenere la casa in maniera perfetta.
In effetti non avevo altro da fare. Come mi sarei potuta passare il tempo altrimenti???
Sicuramente avrete notato che sto parlando al passato e vi starete chiedendo come mai.
La risposta purtroppo è molto semplice.
Dieci giorni fa mio marito Phil è morto per un incidente d'auto.
Eravamo
una coppia felice e affiatata, non avevamo figli è vero ma non per
scelta. Io sono sterile e malgrado i primi tempi ci abbia patito con
l'età me ne sono fatta una ragione. Adesso a quarantadue anni
consideravo la mia vita completa e stavo già pensando a come festeggiare
il nostro diciottesimo anniversario di nozze.
L'avrete capito io vivevo per mio marito per il mio Phil.
Non
ci interessava il mondo intorno a noi, non avevamo grandi amicizie e
nemmeno parenti troppo vicini in vita. Mia sorella, l'unica persona che
si possa chiamare parente, si è sposata e trasferita in Germania dietro
a suo marito e ci sentiamo due volte l'anno per telefono. Se la vedessi
non la riconoscerei nemmeno.
Ero felice, si ….ma adesso non più.
La
mia casa è piena di polvere e disordinata. Non vado più dal
parrucchiere e mi metto le prime cose che mi capitano nell'armadio.
Quando mi alzo e mi guardo allo specchio vedo una donna anziana con le
rughe e le occhiaie profonde. Anche la notte è difficile dormire per
me. Non c'è nessuno che scalda il mio letto ormai, e gli incubi sono i
miei unici compagni.
Forse qualcuno pensa che io sia pazza, ma la risposta è no.... sono solo disperata.
Quando
entro in casa i muri si stringono intorno a me quasi schiacciandomi,
tutto mi ricorda lui, tutto è diventato insopportabile.
Era un
giovedì pomeriggio quando, dopo aver fatto la spesa, se tale si può
chiamare due uova e un po' di pancetta, rientrai a casa.
La cassetta delle lettere era quasi vuota, un solo foglietto la occupava.
Sbuffai irritata, avevo già ritirato la posta quella mattina. Sicuramente sarebbe stata un altra stupida pubblicità.
Presi il foglio e feci per appallottolarlo, ma lui fece resistenza.
Abbassai
lo sguardo e vidi che era rigido. Era un deplian a due facce e sopra
c'era scritto in grandi lettere “Benvenuti a Volterra”.
Lo fissai e senza rendermene conto lo misi in tasca.
Entrai mi cambiai e cucinai guardando la televisione.
Poi un pensiero improvviso mi colpì e andai a cercare quella pubblicità.
La lessi attentamente e capii che era giunto il momento di cambiare.
Dovevo
cambiare aria, almeno per un po', dovevo trovare qualcosa a cui
pensare. I prezzi erano abbordabili e presa da uno strano impulso
afferrai il telefono e composi il numero per prenotare la mia via di
fuga dalla realtà.
“Pronto buongiorno, in cosa posso esserle utile. Il mio nome è Haidy” mi rispose una voce trillante e calda.
“Sono la signora Liza Cameron e vorrei prenotare il viaggio a Volterra” risposi soddisfatta della mia decisione.
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