Kate
Il mio nome è Kate e ho sei anni... credo.
La mia mamma e il mio papà purtroppo lavorano e quando esco dall'asilo sto con la nonna.
Mi
piacciono i miei genitori e so che loro mi amano tantissimo. Quando
vengono a casa papà mi prende in braccio e mi fa volare, mentre mamma mi
stringe forte e mi riempe di baci. La sera poi è lei a mettermi a
dormire dopo avermi raccontato una favola su Winnie the Pooh. Anche
papà mi dà il bacino della buona notte ed io sono la bambina più felice
di questo mondo quando sono con loro.
Anche se mi piace molto stare
con la nonna. Lei è la mamma di papà e mi adora. Mi cucina sempre le
cose che mi piacciono e per merenda mi prepara delle buonissime torte. E
poi con lei vive Lillo. Il suo meraviglioso gattino.
Io adoro Lillo
perché quando arrivo mi viene a salutare e poi passiamo molto tempo a
giocare assieme. Lui è dolce e gli voglio moltoooo bene.
Era un
venerdì pomeriggio e stavo giocando in giardino con Lillo. La nonna era
in casa, e stava parlando al telefono con la sua amica.
Stavo giusto vestendo la mia bambola preferita...la mia Dolly, quando mi sentii chiamare.
Alzai la testa e vidi una signora bellissima. Era vestita sportiva in Jeans e mi sorrideva con aria affettuosa.
Ma quello che mi colpirono furono i suoi occhi, sembravano viola.
“Ciao Kate... ti piacciono i gatti vero??” mi chiese indicando Lillo che se ne stava appallottolato di fianco a me.
Mi
voltai per prenderlo in braccio e farlo vedere meglio alla signora ma
Lillo iniziò a soffiare e dopo avermi graffiato scappò via come un
razzo.
Rimasi lì imbambolata. Non si era mai comportato così. Perchè era scappato??
Stupita guardai la bella Signora.
“Che gatto birichino. Forse è andato a cercarsi una compagna” commentò lei sempre sorridendomi.
Non riuscivo a staccare i miei occhi dai suoi. Era così dolce e affascinante.
Decisi subito che doveva essere simpatica.
“Una
compagna??” gli chiesi domandandomi per la prima volta se Lillo avesse
una fidanzata come la mia migliore amica Gin che diceva di essere
fidanzata con Ralph.
“Certamente” mi rispose affabile avvicinandosi alla porta del giardino “Non lo sai ai gatti piace avere compagnia” mi spiegò.
Ci
pensai su un attimo... se a me piaceva giocare con gli altri bambini
perché a Lillo non sarebbe dovuto piacere giocare con altri gatti??
“Lui però è solo” mugugnai improvvisamente triste per il povero Lillo.
“Io ho una gatta che ha fatto cinque gattini e tre sono femmine.” mi disse la Signora.
Per
un attimo nella mia testa si dipinse un bel quadretto, Lillo con vicino
una gattina piccola da proteggere ed amare. Non sarebbe più stato solo.
“Ma è bellissimo... forse possiamo farli conoscere... magari si fidanza” risposi improvvisamente entusiasta.
“Perché no, anzi potrei regalarti una femminuccia” mi propose la Signora.
Era un idea fantastica avrei avuto un altro gattino con cui giocare. Chissà di che colore erano?
Lei parve avermi letto nel pensiero perché subito mi chiese quello che speravo mi dicesse.
“Li vuoi vedere?? Così scegli quello che ti piace di più” mi disse.
Aprii la bocca felice per urlare di Si..ma mi venne in mente la nonna non potevo andare via senza avvisarla.
“Devo chiedere alla nonna se posso venire” risposi sperando che la signora non si offendesse e andasse via.
“Certo,
ma non ho molto tempo. Comunque sono sicura che tua nonna non avrà
niente da obiettare.... sai siamo amiche” mi confidò senza levarmi di
dosso i suoi occhi magnetici.
Le sorrisi. Se era amica della nonna allora non c'era niente di male e poi ci avremmo messo poco..
“Ci
metteremo poco. Non si accorgerà neanche che ti sei allontanata un
attimo e poi sai che bella sorpresa quando ti vedrà con la compagna per
Lillo” mi disse tutta allegra.
Non resistetti, non volevo perdere
quell'occasione e poi chissà perchè ma mi piaceva quella donna. Mi
attirava.... il suo aspetto e il suo modo di fare erano quasi
magnetici.
“Si vengo” trillai afferrando la mia Dolly e il maglioncino.
“Brava vedrai andremo a prenderlo in un posto bellissimo” mi disse prendendomi per mano.
Per un attimo sobbalzai, la sua mano era forte e gelida, forse aveva freddo.
“Come ti chiami ?” le chiesi ansiosa di fare amicizia con lei.
“Il mio nome è Haidy “ mi rispose sorridente passandosi la lingua su dei denti bianchissimi e affilatissimi.
Per un attimo tremai di paura ma poi il suo sorriso dileguò tutte le mie ansie e felice la segui.
Avevo sei anni... credo.
Nessun commento:
Posta un commento